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Che cos’è l’apostille

Per capire che cos’è l’apostille dobbiamo partire dalla legalizzazione.

La legalizzazione consiste nell’attestazione della qualità legale del pubblico ufficiale che ha apposto la propria firma su un documento (atti, copie ed estratti), nonché dell’autenticità della firma stessa. Tale autentica di firma in Italia si ottiene in Procura o in Prefettura. Quindi il documento legalizzato deve essere portato al Consolato del paese dove il documento deve essere presentato. Il consolato a sua volta legalizza la firma del procuratore o prefetto apposta sul documento.

Gli stati aderenti alla Convenzione dell’Aja del 5 ottobre 1961 semplificano tale procedura utilizzando l’apostille al posto della legalizzazione. Diversamente dalla legalizzazione, l’apostilla prevede solo un timbro speciale e riconoscibile attestante l’autenticità del documento e la qualità legale dell’autorità rilasciante e non necessita del passaggio al Consolato.

Potete trovare i Paesi aderenti alla Convenzione dell’Aja al seguente link:

https://www.prefettura.it/FILES/docs/1173/Convenzione_Aja_Stato_applicazione.pdf

Quando è necessaria la legalizzazione o apostille

Il documento da tradurre deve essere munito di legalizzazione o apostille a seconda degli stati in cui deve essere fatto valere (vedi link sopra). Normalmente per i paesi UE tale formalità non è necessaria, anche se a volte viene comunque richiesta. Per documenti ufficiali da tradurre provenienti o da presentare in paesi extra UE invece è sempre richiesta.

Se il documento deve essere fatto valere all’estero, una volta tradotto e asseverato, è necessario apporre la legalizzazione o apostille (a seconda dello stato in cui va consegnato il documento) anche sulla traduzione (viene certificata la firma dell’Ufficiale Giudiziario che ha firmato il verbale di giuramento del traduttore).

Qualche esempio di documenti che richiedono l’apostille: casellario giudiziale, carichi pendenti, certificati anagrafici.

Apostille: dove si fa in Italia

In Italia, la legalizzazione o apostille è di competenza della Prefettura U.T.G., mentre per atti firmati dai Notai, dai Funzionari di Cancelleria e dagli Ufficiali Giudiziari è di competenza della Procura della Repubblica.

Documenti per Italia 1) Documento originale estero (con legalizzazione o apostille se da paesi extra UE)
2) Traduzione giurata
(La legalizzazione o apostille sulla traduzione NON è necessaria)
Documenti per estero
(UE)
1) Documento originale italiano
2) Traduzione giurata
Documenti per estero
(extra UE)
1) Documento originale italiano con legalizzazione o apostille
2) Traduzione giurata
3) Legalizzazione o apostille sulla traduzione

Come detto sopra, la legalizzazione/apostille in Italia si ottiene in Prefettura o Procura a seconda dei casi.

Per quanto riguarda l’estero, la legalizzazione di atti e documenti formati all’estero e da far valere in Italia deve essere effettuata dalla rappresentanza diplomatica o consolare italiana presente nel Paese che ha redatto il documento, mentre l’apostille si richiede agli organi preposti nei diversi paesi.

FAQs sulla apostille

Apostille: che cos’è?

L’Apostille è una certificazione che conferma l’autenticità della firma, del sigillo o del timbro presenti nel documento alla quale è allegata. 

Apostille: dove si fa in Italia?

L’apostille si ottiene in Procura o in Prefettura, a seconda della firma che deve essere certificata. In Procura sono depositate le firme dei notai, dei funzionari di cancelleria e degli ufficiali giudiziari, in Prefettura sono depositate le firme degli ufficiali di stato civile, dei funzionari scolastici, del medico legale.

Come ottenere una Apostille in Italia / Chi la rilascia

Come spiegato sopra, in Italia l’Apostille viene rilasciata dalla Procura o dalla Prefettura per i paesi che aderiscono alla Convenzione dell’Aia. 

Legalizzazione: cos’è e dove si fa

La legalizzazione, come l’Apostille, conferma l’autenticità della firma, del sigillo o del timbro presenti nel documento alla quale è allegata, ma per i paesi che non aderiscono alla convenzione dell’Aia. Si ottiene sempre in Procura o Prefettura come l’Apostille. Successivamente la firma del procuratore o prefetto deve essere a sua volta legalizzata presso il consolato competente.

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